Docente Liviana Di Giusto
Date Venerdì 14, Sabato 15 e Domenica 16 Marzo 2025
Orario Dalle 9:00 alle 16:00 (con breve pausa pranzo)
Durata 3 incontri, per un totale di 21 ore
Partecipanti Adulti principianti assoluti o con conoscenze di base
Programma Il corso è rivolto a coloro che desiderano entrare nel mondo della tessitura a mano, facendo proprie le varie fasi dell’impostazione del lavoro: lettura degli schemi di armatura e rimettaggio, scelta del materiale appropriato, preparazione e montaggio sul telaio dell’ordito. Si tesseranno campioni, sperimentando le varie possibilità. Si invitano i partecipanti a portare da casa i filati nei materiali, colori e consistenze desiderati.
Quota € 170,00 compreso l’uso dei telai e parte dei materiali di consumo
Per informazioni e prenotazioni Contattare Teresa Bruni tel: 339 783 1251
La partecipazione ai corsi è riservata ai soci Le Arti Tessili APS iscritti e in regola con il versamento della quota annuale 2025 pari a € 15,00
Il laboratorio si svolgerà presso la sede Le Arti Tessili APS, in via Carso 4 a Maniago (PN)
Liviana Di Giusto ha frequentato il corso ”Arte del Tessuto”, diretto da Gina Morandini, all’Istituto Statale d’Arte di Udine, dove si è diplomata nel 1969. Premiata con il 5° premio nel 1969 e con il 6° premio 1971 al concorso internazionale ”Nuovi Tessuti e Colori per l’Arredamento” a Milano, segnalata al concorso internazionale ”Textile Design Contest” in Giappone nel 1991; ha al suo attivo diverse esposizioni sia collettive che personali, in Italia e all’estero. Dal 1980 ha aperto la bottega artigiana Arteviva a Udine con l’obiettivo di rivisitare il patrimonio culturale del passato storico del Friuli, dandone un’interpretazione personale. Opera su telai per tessitura a mano, creando arazzi, tappeti e tessuti per la moda e l’arredo. Ogni suo prodotto risulta un vero e proprio pezzo unico per varietà di tecnica, forma e colore, per la continua ricerca che porta ad esplorare forme nuove, svincolate dalla semplice bidimensionalità della superficie tessuta, dove la composizione diventa un gioco ad incastro di colori e materiali, lavori che, senza escludere un’emotività naturalistica dei colori, riflettono il carattere essenzialmente linguistico di una ricerca contemporanea.